ITA-FRA 2014: Arles, il piccolo gioiello culturale della Francia

Dopo aver preso possesso della stanza mi sono rilassato qualche minuto e sono uscito. Il modo migliore per visitare una città straniera è perdercisi dentro e quindi ho imboccato una decina di strade a caso e poi ho cominciato a guardarmi intorno. Arles è stupenda, non c’è che dire. Un piccolo ma intenso polo culturale. Ora vi spiego perchè….

 

Arles deve molto ai Romani e a Van Gogh. Detto questo la città è piena zeppa di elementi caratteristici, dall’architettura molto gradevole e piena di dettagli come finestre dalla forma particolare, ornamenti floreali a non finire e vicoletti in cui perdersi, Arles è caratterizzata dalla presenza di monumenti importanti, tra cui l’anfiteatro di Augusto, l’Arena (per intenderci il mini-colosseo), le terme di Costantino e così via. Non c’è un vero e proprio itinerario: voi uscite e girate, comincerete a notare chiese dagli interni molto particolari (vi ho messo quella di Place de la Major che ricorda molto l’abbazia di Fossanova). La cosa che colpisce di più è che Arles, oltre ad essere pulita, è ben strutturata a livello di servizi culturali. Ogni chiesa era popolata con una mostra fotografica su un tema specifico. Ad esempio sul popolo di Arles e questo incuriosiva i francesi stessi. Io, per non pagare l’ingresso, ho fatto il vagabondo allontanandomi dagli italiani quando ne incontravo qualcuno. Mi sono girato la città (la parte antica) in lungo e in largo. Merita davvero e oltre a scattare molte foto a ciò che mi incuriosiva, mi sono spinto fino alla vecchia linea ferroviaria Arles-Lunel il cui punte oggi non esiste più ma vi sono due splendidi leoni in marmo a segnarne il passaggio.Oggi, dentro l’arena di Arles facevano la corrida, benchè io non abbia affatto simpatia per questo “sport” di cui ho visto la versione originale in Spagna. Inutile dire che c’era una fila chilometrica per entrare a guardare lo spettacolo: il sangue attrae sempre. Vi lascio alle foto che ho fatto così…mentre ero perso in una città straniera.


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