GIVI Outback Trekker: storia di un cliente NON soddisfatto

Come sapete in questo blog abbiamo parlato molto di GIVI. La ditta italiana si è spesso contraddistinta per un customer service degno di apprezzamento. Tuttavia, per una questione di trasparenza, correttezza e informazione, mi trovo a dover pubblicare una notizia che va in senso contrario e che, come leggerete, contiene importanti informazioni per i possessori delle Outback Trekker. Leggete qui.

 

 Questa mattina, su Facebook, mi sono ritrovato coinvolto in una conversazione degna di attenzione. Uno dei partecipanti ha scritto quanto segue:

Ho cercato sempre di privilegiare il made in Italy, ma nel tempo la mia fiducia non è stata premiata. Givi. Preso quest’estate il bauletto trekker outback black 42 l… la borsa esterna montata sul coperchio ci ha messo 6.000 km a far saltare la verniciatura! Prese anche le borse esterne da metter su le valigie laterali. Non sono impermeabili ma hanno una cover giallo fluo che nel corso di un unico viaggio a perso il fluo e anche in parte il giallo! In più posando sul coperchio della valigia dove inevitabilmente l’acqua ristagna il contenuto e le borsa si inzuppano a nulla serve la cover su 5 lati! Volevo acquistare la smart bar ma non sapevo se era compatibile con la mia moto. Gentilmente il negoziante chiama il servizio assistenza Givi e si sente rispondere che non lo sanno, ma che se io la comperavo e ne riscontravo la possibilità di utilizzo gielo dovevo comunicare così loro potevano informare altri potenziali clienti  … non continuo e ne avrei da raccontare. Non che Touratech o Wunderlich chissà cosa siano ma con loro i problemi sono nel limite della tollerabilità. Poi sono contento che a Gennaro sia andata bene, vuol dire che qualcuno bravo nel suo lavoro c’è ancora.

Decisi di prendere il set originale di valige laterali perché la moto mi arrivò all’improvviso a giugno e dovevo partire per il Belgio. Se avessi avuto tempo avrei provato Mytech… Non presi il bauletto posteriore perchè qyello originale non ha spazio per una casco enduro così su consiglio di amici scelsi Givi… Sotto ti metto una foto di come abbiamo girato per la Spagna, viaggio di poco più di 6.000 km e 15 gg complessivi. Nello zaino erano dentro solo pantaloni e giacca antipioggia, cose leggere dunque… la vernice non solo si è graffiata cosa più che normale, ma addirittura in alcuni punti del tutto saltata scoprendo l’alluminio  Per un processo di verniciatura che tu paghi all’acquisto mi sarei aspettato qualcosa di più oppure l’indicazione se non la fornitura di una pellicola (anche a pagamento) dalla Givi. Temo, come nel caso della smart bar che molti prodotti non vengano testati per la fretta di immetterli subito in commercio, almeno spero sia solo così. Poi se invece si basano su un’uso da bar come molti acquirenti di queste moto usano i loro mezzi, ok ci sto… ma lasciamo perdere il rapporto qualità prezzo, paghi ciò che comperi… non entro nel merito della linea di sacche impermeabili che fa Givi, ne ho una… ecco la tengo nell’armadio va che è meglio.

 

P.S.: la valigia necessita della piastra givi in alluminio. Per raccordarla al portapacchi ci sono 4 gommini ammortizzatori. E’ necessario sostituire quelli della piastra con 4 specifici per la mia moto. Se lo fai la valigia non si chiude più così devi tenere su in avanti i sostitutivi e indietro gli altri. Inutile dire che il meccanismo di chiusura in plastica rende vano tutto il bel lavoro in alluminio delle restanti parti. Come dicevo hanno da imparare molto… ma se elevano la qualità di quanto crescerà il prezzo?

 

Per una questione di correttezza ho lasciato completamente intatto il testo, così come lo ha scritto l’autore del post. Vorrei commentarlo con voi. Il problema dell’impermeabilità, per chi va in moto e motorino, è un discorso SACRO. Purtroppo le borse morbide vengono dotate di queste coperture che io, personalmente, considero perfettamente inutili. Che scopo ha avere una copertura che protegge la borsa solo per una parte (il lato inferiore non viene quasi mai tutelato. 

La cosa che, personalmente, trovo grave è quella riguardante il bauletto. Il motivo per cui un motociclista scegliere le valige laterali ed il topcase rigido, è proprio per una maggiore garanzia alle intemperie. Anche a costo di sacrificare lo spazio ottenuto riempiendo al limite le borse morbide. Comprare un set di valige o un topcase rigido, per avere poi avere dei distacchi di vernice vanifica una parte del costo della spesa, esattamente come dice l’autore del post. Si tratta del costo della verniciatura a polvere. 

Sulla questione dei test, da un contatto che ho avuto personalmente con GIVI, mi risulta che loro provino i loro prodotti sui modelli originali delle principali moto ma, per una ovvia questione di disponibilità/prezzo, non possano garantire il funzionamento dei loro componenti su configurazioni non originali (qualche accenno lo trovate qui). Il consiglio che posso dare all’autore del post, visto soprattutto che ci sono stati molti riscontri positivi con il customer service GIVI, è di documentare tutto e scrivere direttamente alla società senza passare per alcun negoziante. In più di un’occasione GIVI si è dimostrata molto professionale e ha fornito soluzioni riparatorie efficaci e, ovviamente, a costo 0. 

GIVI sta crescendo in questi anni. Questo è il mio personale giudizio. Da costruttore di bauletti e caschi, ha cominciato ad allargare il suo mercato producendo prodotti che non sempre sono ottimali per le due ruote. Mi è capitato di leggere di cupolini per il BMW F800 GS che, se troppo esposti al sole, non riuscivano a proteggere il tachimetro dai danni dei raggi UV. Il prodotto, tuttavia, arrivava con un’etichetta adesiva che avvertiva di questo “effetto lente” (Cercare post del 3 novembre 12:21). 

L’acquisto di prodotti per moto è un ambito difficile. Deve esserci il giusto connubio tra esperienza e qualità. Anche per questo esistono siti e forum come questo. Spero che questo articolo possa essere utile e ringrazio The Old Man per aver condiviso la sua esperienza.

 

Apro un inciso personale. Gennaro, frequentatore di questo sito, ha partecipato alla conversazione su Facebook che ha dato origine a questo articolo. Lo spunto è nato da una sua esperienza completamente diversa:

La grandezza di un’azienda si vede dalla cura e dalla sensibilità che mostra verso il cliente. Avevo una fastidiosa infiltrazione d’acqua alle mie valigie laterali GIVI trekker (primo modello). Ebbene, appena contattati telefonicamente mi hanno spedito GRATUITAMENTE il kit di aggiornamento delle mie valigie. Questo kit prevede l’aggiunta di chiusure laterali a trazione che migliorano il lavoro di tenuta della guarnizione delle valigie. Questo kit è lo stesso che monta sui nuovi modelli Trekker. Per Givi la cosa ha un costo, piccolo che sia, è stato un gesto notevole. Grazie GIVI

Lasciatemi finire con una cosiderazione personale. Ho voluto inserire questa chiusura per sottolineare la differenza tra le risposte ottenute da GIVI ai due utenti. Il che, francamente, fa supporre che sia meglio un contatto diretto, piuttosto che mediato dal negoziante.