ITA-GER: giorno 13 – Potsdam

Inizia la parte finale del nostro viaggio ma con un giorno di ritardo a causa di un piccolo incidente che mi ha portato al pronto soccorso tedesco…

Semplicemente una piccola scheggia di metallo nella palpebra dell’occhio a ha creato l’impedimento di visitare Potsdam nonostante il mio incalorimento che, tra l’altro, fa fatto scattare una discussione con Laura, poi risoltasi con un briciolo di ragionevolezza da parte mia.

In due ore ero stato ammesso e visitato da 3 medici con l’estrazione della piccola scheggia e senza pagare un euro (poi dici…esci dalla comunità europea, se la gente viaggiasse di più).

È chiaro che la gita a Potsdam era impossibile e quindi l’abbiamo rimandata.Potsdam è stata una meravigliosa sorpresa per la magnificenza del suo parco con numerose strutture adibite a contenere opere d’arte di varia natura. La pinacoteca voluta dal re contiene un’opera di Caravaggio e molte opere oggettivamente molto belle di artisti olandesi. È necessario molto tempo per girare l’intero parco, iniziando dalla piccola ma meravigliosa chiesa che si trova a sinistra del varco principale è la cui struttura fu adattata al prezioso mosaico voluto e trasportato via acqua fino a Potsdam.

Il palazzo di Sanssouci vi invita a prendervela calma nella vostra escursione, avendo cura di passare a vedere il meraviglioso patio semi circolare.

Non è un caso che l’intero parco sia stato considerato la piccola Versailles dei berlinesi e l’intera area sia sotto la protezione dell’UNESCO. Nella nostra esperienza siamo stati molto fortunati: una signora della pinacoteca ci ha venduto i biglietti complessivi per il parco senza quelli del palazzo. Quando siamo entrati e abbiamo spiegato questo al bigliettaio lui c’è li ha regalati! Un piccolo gesto che ci ha migliorato fortemente la giornata. Abbiamo pranzato con calma e piacevolmente al Mövenpick, un caratteristico ristorante a pochi metri dal palazzo di Sanssouci e abbiamo ripreso la nostra visita. A mio personale avviso il mulino storico vale poco la pena da visitare soprattutto se avete visto quelli olandesi.

Ma i palazzi sono a for poco spettacolari. Le nuove sale, ad esempio, sono la rappresentazione di uno sfarzo più contenuto ma sempre elegante e ricercato. Vale la pena visitarle con il biglietto complessivo. Vi farà capire quanto si godessero la vita ieri molto più di quanto si riesca a farlo oggi è sempre con un profondo rispetto per il passato e la storia. Proverò a spiegare con parole semplici questa eleganza: si tratta di entrare in stanze nelle quali pareti, pavimenti, suppellettili e tende celebrano l’eleganza e la ricercatezza nei materiali e nei tessuti. La componente classica rimane onnipresente in ciascuna stanza: che sia un bassorilievo dorato o un set di porcellane su cui hanno dipinto volti di imperatori e dei. Ogni cosa traporta l’ospite in un mondo mitologico e passato e tutt’ora si riesce a percepire questa sensazione magnificamente.

La cosa davvero pazzesca è questa continua celebrazione della scienza assieme alla letteratura (a discapito della religione). Una meravigliosa esperienza di vita compiuta all’insegna della ricerca della cultura. Dall’organo suonato da uno dei figli di Bach, alla stanza che ospitò il suo più famoso ospite: Voltaire celebre letterato e filosofo. Fece persino costruire delle finte rovine distanti ma visibili dal palazzo, simili ai dipinti campestri dell’antica Roma. Venivano illuminati la sera per impressionare gli ospiti. Quando terminiamo la visita a Potsdam ce ne andiamo con la consapevolezza che ci sarebbero ancora molte cose da vedere ma il tempo è tiranno: dobbiamo iniziare la nostra discesa verso il confine ma, prima ancora, verso Monaco di Baviera. Prendetevi del tempo e visitate questo parco esattamente come dice il nome Sanssouci: senza ansie.

Il nostro viaggio prosegue in un percorso notturno alla ricerca di un motel che possa ospitarci. Le autostrade tedesche sono piene anche di notte, tra temperature intorno agli 8 gradi e le ombre delle pale eoliche che s’intravedono nell’oscurità. La corsa finisce in un motel di quelli sull’autostrada: pulito il minimo indispensabile ma caldo. Siamo senza uno straccio decente di connessione quindi niente immagini per questa sera.


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