RECENSIONE: DRYBAG 180 E DRYBAG 80

Oggi voglio parlarvi di due prodotti  di marca SW-MOTECH: la borsa stagna DRYBAG 180 e la DRAYBAG 80. Vi farò una recensione pura, senza fronzoli e vi farò capire bene cosa penso di questi prodotti. Iniziamo subito.

La SW-MOTECH, distribuita in Italia sopratutto da BikerFactory, sforna prodotti di prima qualità. Un esempio sono le borse in alluminio Trax. Da quando mi sono confrontato con la pioggia, ho adottato una politica abbastanza particolare. Le mie borse stagne, lo sapete, sono GIVI e, per i week-end, utilizzo una borsa stagna da sub, esattamente…avete capito benissimo. Tuttavia questa borsa non si può agganciare ad alcun telaio con tranquillità così ho visto le offerte della SW-MOTECH…

DRYBAG 180

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Non lasciatevi spaventare dal numero: contiene 18 litri e non può essere definita una borsa da viaggio. Diciamo più da week-end fuori. In 18 litri entrano diversi capi di vestiario, soprattutto in estate ma non affronterei mai un viaggio con questa borsa che, però, offre molte rifiniture interessanti. Chiusura con zip e poi si sigilla arrotolando. Classici blocchi a scatto in plastica con tracolla. Il materiale plastico sembra sufficientemente solido. Da uno dei due lati c’è una tasca con zip a tenuta stagna mentre sul davanti e il dietro ci sono fasce in nylon da bloccare alla borsa e che all’estremità hanno la chiusura a strozzo. In questo modo è possibile bloccare la borsa sia in ponendola in qualsiasi direzione. Molto apprezzato il fatto che sui punti in cui ci sono gli inserti in plastica, la SW-MOTECH abbia aggiunto uno spessore stagno maggiore, per garantire più solidità alla borsa. Non fatevi ingannare dalla rigidità della foto, la borsa ha un fondale in plastica per mantenere il contenuto con un certo ordine e questo è l’unico componente rigido. Si può sfilare senza alcun problema.

DRYBAG 80

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Questo prodotto è veramente particolare e merita attenzione sia per i punti positivi sia per quelli che, secondo me, possono essere elementi di criticità. Come potete notare si tratta di borse nate per essere posizionate lungo tutti i telai ma, soprattutto, su quelli paramotore. La prima criticità è questa: come sapete esistono telai afermarket che scaldano come le fiamme dell’inferno. Il materiale di cui è composta la borsa dovrebbe resistere bene sopra i 30 gradi ma è pur vero che questa estate vedremo come si comporterà la borsa a contatto con un paramotore che scalda decisamente tanto. Al tatto la borsa è molto bella, ben pensata e costruita. Unico neo è il blocchetto di aggancio che ho sentito meno solido (ma potrebbe essere una sensazione. Dovete comunque pensare che in una borsa del genere non potete posizionare materiale che corra il rischio di essere rovinato dal calore o dagli urti. È un buon complemento di viaggio, credetemi, ma non sostituisce e non dovrebbe essere usata come borsa principale almeno che non la posizionate su serbatoio o sul telaio porta bauletto. In tal caso vi dico che la dotazione di cinghie è ottima e numerosa. Vi lascio qualche foto “brutale” in modo che possiate farvi delle idee.


Commenti

Una risposta a “RECENSIONE: DRYBAG 180 E DRYBAG 80”

  1. […] fa, acquistai una Drybag 180 di cui sono stato (e sono) molto soddisfatto. Trovate l’articolo qui. A distanza di poco meno di un anno aggiorno quell’articolo con un’informazione non […]

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