E va bene, il viaggio è finito ed io mi ritrovo davanti a questo post a ricordare i giorni speciali che lo hanno contrassegnato. Ringrazio soprattutto Dario e Sara, una coppia di “ragazzi” che ci ha accompagnato nelle 20 ore di traghetto.
2016 – Spagna
Lasciamo Siviglia curiosi di vedere Cordova e ci affidiamo a strade secondarie per raggiungere la nostra destinazione: tutto fa brodo quando devi tirare la cinghia e risparmiare. Quando arriviamo la temperatura è alta….molto alta: 38 gradi.
Laura ha avuto un tracollo quando ha iniziato a fare i conti della serva. Inutile che vi descriva la sua espressione…
Il vicolo della piccola pensione che ci ha ospitato al Puerto di Santa Maria è silenzioso. Carichiamo le borse con la consapevolezza che il viaggio sta terminando.
Lasciamo Malaga soddisfatti al punto da poter quasi vantare un accenno di noia. Di sicuro abbiamo stanchezza nelle gambe e la consapevolezza che oggi sarà dura.
Dire che una città è brutta è quasi sbagliato. Una città ha sempre qualcosa da offrirti ma quando siamo arrivati a Malaga mi sono trovato davanti essenzialmente a tre cose: sporcizia, solitudine e mancanza di identità. Non sono mai stato più lontano dalla realtà…
Di questa gita se ne sente parlare poco eppure è una delle attrazioni più interessanti intorno a Malaga. Lasciate che ve ne parli.
Alla fine ce l’abbiamo fatta.Dopo tante peripezie questo pomeriggio iniziamo la nostra visita all’Alhambra ed è durata ben 4 ore e mezza.
Questa mattina, quando ci siamo alzati alle 6.00 per metterci in coda all’Alhambra, sapevamo che sarebbe stata dura ma non avremmo mai pensato di trovare così tanto menefreghismo.
Oggi c’è stato lo spostamento verso Granada, città nella quale ci fermeremo qualche giorno. Questa volta il percorso non è stato diretto, bensì abbiamo fatto delle tappe che vi consiglio di visitare.
Siamo partiti a stomaco pieno da Alicante, salutando il gentilissimo Cristian e facendogli gli auguri per la nascita della figlia (o del figlio) Noah.
Temporale. Acqua giù a catinelle e la voglia di vedere gli ultimi monumenti di Valencia. Con questo spirito ci siamo diretti al mercato centrale intorno alle 10.00 del mattino, pioveva a dirotto.
Non so come dirvelo ma Valencia è pazzesca. Appena arrivati dopo un viaggio di circa 3 ore abbiamo parcheggiato davanti all’hotel e, prima di iniziare a girare Valencia, ci siamo sparati subito un cartoccio di prosciuto iberico.
Domani partiremo alla volta di Valencia ed inizierà la nostra discesa verso l’Andalusia ma prima di tutto cercherò di raccontarvi cosa ci è piaciuto e cosa non ci è piaciuto di questa grande città.
Gaudì era un genio. Un genio incompreso dagli spagnoli ma un genio. La magnificenza e la particolarità dell’architettura della Sagrada Familia merita un plauso, così come molte altre delle strutture architettoniche che abbiamo visto oggi ma, andiamo con ordine.
Ve lo avevo accennato nei precedenti post. Questo viaggio è stato caratterizzato dalla scelta di usare il traghetto come mezzo di trasporto per la Spagna. Così è stato e benchè all’andata abbiamo preso le poltrone (spendendo 70 euro in più circa), ce ne siamo un po’ pentiti. Leggete perchè…
Alla fine è arrivato il momento di fare le valigie. Rispetto al viaggio in Svizzera abbiamo molta meno roba, considerando anche il fatto che a dispetto delle alpi, questa volta viaggeremo in paesaggi molto più frequentati e dal clima controllato. Ecco come ci siamo organizzati.
Ok, ora lo posso dire: ci siamo, partiremo il giorno 5 agosto alle ore 22.00 dall’Italia. Il traghetto salperà da Civitavecchia per arrivare a Barcellona alle 18.00 del 6 agosto.
Incredibile ma vero, rispetto al viaggio in Svizzera siamo quasi in anticipo ma le cose da valutare sono ancora molte. Ecco il viaggio di questa estate.
Mancano poche settimane alla partenza e la pianificazione è ancora in corso (ma questo è tipico). Nel frattempo un’attenzione particolare merita anche il vestiario e la preparazione tecnica della moto.
Ci risiamo, con il consueto ritardo, con le idee confuse, ma a questo punto siamo in ballo…ancora una volta…in due. Questa volta la meta è la Spagna.