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Consigli ai nuovi potenziali piloti donne e uomini

Questo post nasce dopo aver avuto, in più di un’occasione, la richiesta da parte di amici/che di esprimere un’opinione circa l’acquisto o meno di moto. Siccome, l’acquisto di una moto è una scelta troppo personale, non ho mai voluto scrivere di questo ma, continuando a venir fuori le domande, ho deciso di arrendermi all’idea di farci sopra un post. Però vi avverto…avrà un tono un po’ polemico.

A te che sei un parente, amico, di un potenziale pilota dico che…

L’acquisto di una moto è un desiderio personale, accettatelo perché spesso sento dire da genitori, fidanzati, mogli, che sono terrorizzati/e all’idea di vedere il loro partner andare su due ruote. La moto è un mezzo difficile: se si guadagna la patente significa che un minimo di passione sincera c’è. Ve lo dico perché l’idea di sfrecciare su una moto sportiva è tanto bella quanto…terrificante la prima volta che la si prova. La moto è un mezzo che non perdona, ha un grado di accelerazione sproporzionato rispetto a qualsiasi altro mezzo normalmente guidato ed è per questo motivo che, comunemente, viene assimilata all’aereo. Grandi accelerazioni e molta potenza sotto al sedere. Prima di abituarsi alla velocità la persona deve fare i conti con se stessa e con la sua capacità di gestire adeguatamente l’adrenalina. Se ci riesce  può dire di aver fatto solo il primo passo. Dategli tempo, non pressate le persone ricordandogli che ogni week end avete visto il motociclista spiaccicato per terra, poi quello senza testa, poi quello senza un braccio e così via. La moto non è un mezzo tranquillo: gli idioti hanno vita molto breve ma credetemi, sanno di essere idioti e, generalmente, quando se ne vantano su un forum di motociclisti, sono additati come tali. Questo perché ai “veri” motociclisti, l’idea di vedersi sfrecciare una supersportiva a destra, a pochi centimetri dal proprio corpo, non rallegra di certo.

A te che sei un potenziale pilota

Non lasciarti spaventare dalle paure altrui, piuttosto temi la tua moto…sempre. La moto è un mezzo strano, non la devi mai subire, devi sempre mantenerne il controllo per quanto possibile ma, quando ci sali sopra, devi sempre sentire quel piccolo senso di paura che ti evita di fare cose sciocche. Se ti sei abituato alla velocità, impegnati a non prendere la moto per uno o due giorni o, ancora meglio, impegnati a tenere una velocità più bassa e una condotta stradale consona. Fidati…eviterai incidenti brutti. La moto è un mezzo tuo su cui possono salire altre persone: non lesinare in verifiche e sicurezza. Deve essere un mezzo in grado di tradurre le tue sensazioni e se proprio una sera vuoi fare un forte allungo (perché prima o poi succede sempre), assicurati di avere una meccanica perfetta o la tua vita (e in caso quella degli altri) sarà doppiamente in pericolo.

Avere la moto significa correrci, almeno una volta. È fisiologico, inutile nasconderci dietro un dito. Che si abbia una stradale, una sportiva o una super sportiva, la moto è un mezzo che regala emozioni a tutto tondo, anche correndoci. Io consiglio, soprattutto per chi ha una super sportiva, di andare in pista ma l’allungo si fa ovunque. Scegliete strade deserte o con pochissimo traffico. Ricordatevi che non ci siete solo voi sulla strada. Nelle macchine ci sono donne, uomini ma, SOPRATTUTTO bambini. Vi prego, ricordatelo sempre perché se avete deciso di correre, nessun altro a parte voi deve essere coinvolto in eventuali conseguenze negative.

A te che sei donna

Di motocicliste ormai ce ne sono a palate. Non lasciarti scoraggiare dal peso: nella stragrande maggioranza delle volte è un falso problema. La mia prima moto (una Suzuki SV650) la sentivo così pesante che mai avrei pensato di poterla usare normalmente. Dopo un mese facevo le manovre a motore spento. È solo questione di allenamento e viene spontaneo esattamente come viene spontaneo guidare.

A te che sei uomo adulto

La misura del tuo pene non è direttamente proporzionale alla velocità con cui corri. Usa la testa e cerca di ricordare che nessuna donna vuole un uomo idiota accanto. Evita impennate se non è sicuro, scivolamenti inutili. Meglio riportare a casa la pelle dopo un viaggio passato nei limiti, che tornare a casa senza un avambraccio e vivere con una protesi.

A te che sei ragazzo

Vuoi la moto per correrci mettendo il ginocchio a terra nella  tua città? Perfetto. Erano circa le 10 del mattino quando un caro amico, mettendo il ginocchio a terra faceva un tornante vicino Roma. Una curva fatta magistralmente. Poi brecciolino, la moto parte di coda, scivola ed entrambi sfondano un guardrail andando oltre la scarpata. Volo di tre metri, atterraggio su una legnaia. Tranquillo, non è una storia con un brutto finale: è vivo e guida…ancora…ma diversamente. Vuoi sapere cosa ha sbagliato in quella curva? Nulla…solo che non era il punto giusto per mettere il ginocchio a terra. Non era l’asfalto della pista che non ha irregolarità. Non era il luogo giusto. Se non sai tenere a bada questo tuo desiderio, rifletti attentamente sull’acquisto di una moto. Molta gente dentro Roma (la mia città) mette il ginocchio a terra. Il fatto che non gli accada niente non significa che siano bravi e basta: sono incoscienti e, credimi, non sono motociclisti ma solo idioti pompati.

Il motociclista è tale quando impara due cose: a frenaread andare piano.

Frenare significa gestire la moto quando inchioda. Le moto senza l’ABS saltellano, sculettano, si inclinano e tu, per ciascuna di queste manovre, devi tenere e “trattare” la moto. Il tutto senza evitare di ammazzare qualcuno, nemmeno te. Hai l’ABS? Ottimo, eviti un sacco di problemi ma ricordati che non è la panacea a tutti i mali soprattutto se a schivare l’ostacolo non sei tu…ma qualcun altro perché l’ostacolo sei tu. Un’ultima cosa: risparmiare su vestiti e attrezzatura, significa risparmiare sulle tue possibilità di rimanere in vita in caso di incidente, ricordatelo.

La scelta della moto

L’amore, nel caso della moto, è a prima vista e questo è un bene. Però, mi raccomando, provatela, toccatela, saliteci, sentitela, cercate di capire cosa ne dicono le riviste, i piloti, i siti. La moto è come una tigre di giovane età: vi conosce, vi da confidenza…ma voi, nel vostro profondo, quanta gliene dareste? Abbastanza…ma mai tutta. Ecco, questa è la filosofia. Abbiate cura di scegliere una moto adatta a voi: ho visto gente di un metro e cinquanta, scegliere moto da 200 chili più alte di loro solo perché così si sentivano fighi. No…non è questa la filosofia. La moto non è una polo a cui alzi il colletto per fare lo snob. La moto può essere un’amica o un bufalo da duecento chili e più, che marcia senza che tu riesca a controllarla perché l’hai scelta bassa e non ti senti alla sua altezza.

A te che sei un genitore

Mettiti l’anima in pace. Se sai che tuo figlio è un irresponsabile fermalo, altrimenti taci e cerca di ascoltare come ne parla. Se tuo figlio ne parla in modo entusiasta non criticarlo. Posso immaginare il timore ma l’entusiasmo, se ben direzionato, è una cosa buona. Conosco molti ragazzi che, avendo iniziato con una moto usata, benché entusiasti, hanno prestato molta attenzione ad elementi come casco, sicurezza, manutenzione e, benché la tirassero, lo facevano in luoghi notturni. Conosco persone che, quando vanno in giro, utilizzano sistemi per fornire la loro posizione a genitori, amici, fidanzati e così via. Non sono matti: hanno rispetto degli altri ma, soprattutto, hanno capito che quando succede qualcosa (che non accade necessariamente per colpa loro) è opportuno fornire le giuste informazioni e non tacere tutto.

Se hai fatto un buon lavoro con tuo figlio/a lo saprai presto: il rispetto che avrà per gli altri e per se stesso sarà messo a dura prova e la sua disciplina sarà il pane di tutti i giorni con cui dovrà confrontarsi. Non disinteressarti a questa sua passione: da come ne parla riuscirai a capire cosa ne pensa e che tipo di motociclista è.


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