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Moto elettrica: quale scegliere

Se per le auto le motorizzazioni ibride ed elettriche in generale stentano ancora a prendere piede, da tempo per quanto riguarda le moto le Case hanno inserito da tempo nel listino modelli per tutti i gusti.

In più, grazie anche agli incentivi statali per l’acquisto il divario di prezzo iniziate tra le motorizzazioni ecologiche e quelle tradizionali a benzina è diminuito di molto. Il governo ha stabilito che il prezzo di listino dovrà essere scontato del 20 % (compresi anche gli incentivi statali). Gli scooter elettrici rientrano nei finanziamenti per le bici elettriche, stanziati in modo differenziato dalle varie regioni e dai vari comuni. Una regola che invece viene applicata da tutti i comuni per legge è l’esenzione dal pagamento del bollo per i primi cinque anni e lo sconto del 50 % sulla polizza RC della moto. Per avere una prova tangibile dell’effettivo risparmio che le moto elettriche riescono a garantire rispetto a quelle tradizionali in termini di assicurazione, basta fare un confronto dei preventivi per l’assicurazione direttamente online in siti come Comparameglio.

Alcune case italiane, come la Oxygen di Padova o la EcoJumbo di Genova, hanno già lanciato scooter elettrici che nell’utilizzo quotidiano possono benissimo sostituire i tradizionali cinquantini. Ovviamente il prezzo per ora è ancora elevato, tra cinque mila e sei mila euro, tutta colpa del pacco batterie, che non può costare meno di quanto non sia ora. In ogni caso, questi mezzi funzionano, tanto che le Poste Svizzere hanno evaso poco tempo fa un ordine per due mila unità di ciclomotori ibridi, che andranno a sostituire tutto il parco moto circolante. Anche aziende conosciute nel panorama internazionale, come la Piaggio, hanno sviluppato versioni ibride dei propri modelli.

Per quanto riguarda il settore di moto da strada e per il tempo libero, invece, non si è ancora arrivati a quel punto, anche se qualche Casa motociclistica sta iniziando a scoprire i veli a qualche prototipo: l’ultimo in ordine di tempo è la CRP Energetica (ovviamente, Casa italiana, manco a dirlo Modenese). I risultati parlano chiaro: se eCRP è stata vice campione del mondo nel 2011 nel mondo della corse, il suo prototipo non può che essere un mostro di prestazioni. Detto, fatto: sicuramente i 136 cv di potenza, 150 km di autonomia e 220 km/h di velocità massima parlano chiaro sull’intento principale di questa moto. Anche altre Case spagnole ed americane del settore hanno sviluppato in questi anni nuovi modelli con prestazioni molto elevate, in grado di competere con le equivalenti a motore termico.

Parlando di motocross, invece, si inizia subito a citare una della case più famose in ambito motociclistico, l’austriaca KTM. Nel 2010 aveva annunciato l’entrata in listino 2011 di un modello, il Freeride, equiparabile per prestazioni ad un 125 centimetri cubici. Dopo qualche inconveniente tecnico, che ha fatto slittare di un anno la messa in produzione del modello, il progetto originale ha visto la luce. Prezzo? Sotto i diecimila euro sicuramente. Anche per moto di cilindrate maggiori sono presenti valide alternative elettriche: BRD RedShift, ad esempio, è un supermotard con prestazioni del tutto simili ad un motore quarto di litro benzina. Il prezzo di questo gioiello ‘silenzioso’ si aggira sui quindici mila euro circa.

Sicuramente, prima di poter vedere una diffusione di questi mezzi anche in Italia abbiamo ancora tanta strada da fare. In primo luogo dobbiamo sicuramente dotarci di una rete di ricarica veloce per le batterie, in modo da invogliare l’acquisto di propulsioni elettriche: secondo le recenti statistiche, uno dei problemi più grandi che frena il consumatore medio sull’acquisto di uno di questi mezzi è proprio la paura di rimanere senza energia per la strada, senza la possibilità di riuscire ad arrivare ad un punto di ricarica. In secondo luogo bisogna investire nello sviluppo di nuove tecnologie che consentano una ricarica più rapida ed efficace del pacco batterie, riducendo le ore di fermo necessarie al recupero dell’energia

 


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