A Pasqua ci siamo recati a Perugia, città con la quale ho un rapporto piacevole ma che ho avuto modo di visitare con maggiore attenzione e, soprattutto, città nella quale c’è la più bella mostra del Perugino (Pietro di Cristoforo Vannucci), il celebre artista dai volti ovali e dai colori sfumati e perfetti. Ve ne voglio parlare perché non potete non andare alla mostra.

La mostra

L’intera esposizione è contenuta nella Galleria Nazionale dell’Umbria (per l’appunto a Corso Pietro Vannucci) e ospita un numero meraviglioso di opere d’arte. Chi vi scrive ama l’arte ma è ignorante: la ama nel senso che quando ci si trova immerso all’interno si lascia trasportare da emozioni, dettagli e quanto altro. Quindi ho deciso di farvi vedere alcuni scatti che ho catturato dentro la mostra perchè avrete il tempo di fermarvi ad osservarli tutti.

Le opere sono, in generale, ben illuminate. Protette da un sottilissimo vetro che vi consentirà di avvicinarvi e immortalare foto notevoli. Alcune purtroppo si espongono a fisiologici riflessi, anche perché talvolta parliamo di opere molto grandi. L’entrata alla mostra costa 12 euro e vi conviene entrare prima delle 09:00 (noi siamo entrati alle 08:30). Dopo c’era una fila che sembrava quella dei musei vaticani.

Non solo il Perugino

Nella mostra sono incluse opere di allievi ma anche una vasta collezione di opere cristiane che, in alcuni casi, hanno decisamente incontrato il mio gusto per la loro qualità realizzativa. Sono opere che, credetemi, impreziosiranno la vostra esposizione e che la faranno durare circa due ore.

Dove mangiare

Noi abbiamo pranzato al ristorante Dalla Bianca (link a Google Maps), è a 15 minuti a piedi dalla galleria e si mangia molto bene. È un luogo spartano di quelli con tovaglie di carta ma dove il cibo è buono e genuino: ve lo raccomando con il cuore in mano ma prenotate!!! Come tutti i posti dove si mangia bene, i coperti non sono tantissimi e vanno a ruba. Nel link dovreste trovare indirizzo e telefono.

L’Abbazia di San Pietro

Un tasto un po’ dolente è stata la visita all’Abbazia di San Pietro: chi ci ha accolto è stato cordiale e ci ha spiegato bene come funziona l’ingresso (a pagamento). È un museo oltre che un’abbazia ed è semplicemente magnifica (giudicate voi dalle immagini). Sapete qual è il problema? Che la maggior parte dei dipinti è in un colore scuro (volutamente realizzati cosi), il passare del tempo e l’illuminazione dell’abbazia non ha aiutato a fruirne correttamente, rendendo frustrante la visita.

Quando lo abbiamo fatto notare alla persona all’entrata, tramite lo smartphone, ha aumentato la luce ma ciò nonostante la fruizione (seppur migliorata) non è stata comunque apprezzabile. È una situazione difficile, di cui non si può accusare nessuno se non il tempo. Si tratta di avere pazienza e dedicare più tempo all’osservazione dei dipinti, sperando che tra l’illuminazione interna e quella esterna si riesca a goderne a pieno. Le foto che vedete sono state alterante dall’iPhone al fine di renderle più luminose.

Cosa vedere e come

Ho preparato per voi un piccolo itinerario che potete visitare in una mattinata comodamente a piedi lasciando la macchina in uno dei tanti parcheggi (ad es.: il parcheggio Pellini). Si sale poi al centro tramite comode scale mobili che sono distribuite in tutta Perugia e la rendono una città a mobilità sostenibile.


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