Oggi il programma è semplice: girovagare per la costa tra Pirano, Portorose, Capodistria.


Tra queste dovrebbe esserci anche Pola che però dista una settantina di chilometri da Portorose.
Mattina nuvolosa ma per fortuna ventosa. Ci alziamo per raggiungere la nostra prima tappa: Capodistria. Dobbiamo fare colazione e Scilla ha l’idea di provare un farcito al papavero (non è male, sa di spinaci) il punto è che per colazione ci vorrebbe qualcosa di più dolce. Menomale che lei sperimenta. Io mi rifugio in una bomba al cioccolato.
Capodistria
Capodistria ti accoglie con un porto commerciale freddo e brutalista ma il centro città è grazioso.

La cittadina è piccola, con un centro improntato ai negozi e al turismo. Ci sono molte raffigurazioni di Medusa (la gorgone) e questo mi fa sentire letteralmente a casa. Ci perdiamo tra i vicoli da cui escono voci di quotidianità.


Genitori che cantano con i figli, mogli e mariti a passeggio. Dopo aver comprato qualche souvenir ci ritroviamo al porto.





La cittadina si presenta come una località di mare gradevole, la parte esterna al centro storico offre più autenticità ma meno bellezza ovviamente. Ci prepariamo a raggiungere la prossima meta.
Pirano
Sul nostro tragitto la prossima meta è Pirano.

Ci perdiamo nel centro seguendo la massa di turisti che percorrono la via come un branco. Arriviamo alla piazza principale chiama Piazza Tartini.
Giuseppe Tartini (Pirano, 8 aprile1692 – Padova, 26 febbraio1770) è stato un violinistae compositoreitaliano cittadino della Repubblica di Venezia, autore della celebre sonata per violino in sol minore Il trillo del diavolo. A lui è intitolato il Conservatorio di Trieste, mentre i comuni di Milano, Torino, Bologna, Firenze e Padova gli hanno intitolato ciascuno una via; Roma gli ha dedicato un largo.




Scilla sta lottando con il cellulare mentre ci siamo fermati a prendere due limonate. Ci voleva proprio. Decidiamo di salire sul punto più alto, le mura della città. Dopo una decina di minuti il panorama ci premia!



Pola
Scegliamo di andare in Croazia a Pola una città nota per un anfiteatro romano che ricorda vagamente il Colosseo. Forse molti di voi sapranno che diverse città hanno ricevuto questa architettura dai romani.



Percorriamo il centro stanchi ma decisi a vedere le “antichità” che, per noi romani, sono delle riproduzioni in piccolo di quanto abbiamo a Roma.

Alla fine, con le ultime forze fisiche, decidiamo di andare al castello da cui si può rimirare un bellissimo panorama.




Chiudiamo la giornata dopo aver visto i tunnel sotto Pola, quella che viene chiamata la Zerostrasse. Vi lascio una foto ultima della giornata a Pola.
