Creare un server personale per il tracking GPS con Traccar

Ho installato un server per il tracking GPS direttamente sul mio sistema domestico (un NAS della Synology), devo dire con poca fatica e molto risultato. Ve ne parlo perchè magari a qualcuno può interessare avere un sistema di tracciamento GPS del tutto personale.

Traccar è un progetto che consente di installare un sistema di tracking GPS sul proprio server. Qualche giorno fa ero intenzionato a provarlo e così ho provveduto a organizzare il mio NAS Synology per farlo funzionare. Prima di mostrarvi alcune delle funzioni principali, mi preme chiarire che non siete vincolati ad un NAS Synology per il suo funzionamento.

Perché creare un server personale di tracking

Personalmente la mia scelta è stata per “studio” e curiosità ma anche perché volevo provare ad avere un sistema per la gestione della cosiddetta “flotta” di veicoli (cosa che non ho). Volevo capire come sono strutturati questo tipo di applicazioni e capirne bene le capacità, tuttavia c’è anche altro.

Come molti di voi a me piace registrare i percorsi e generalmente per questo tipo di attività ci pensa il Garmin. A volte, quando viaggio senza, mi trovo nella condizione di affidarmi a Google Maps che è preciso ma non sempre. Questo sistema si sta rivelando abbastanza preciso, alternando come fattori di registrazione: intervalli di tempo e cambi di direzione.

Le funzionalità

Traccar è composto da due componenti principali:

  • Traccar client: che è l’applicazione che viene installata su smartphone, tablet, compatibili iOS o Android e che invia i dati di posizione al server.
  • Traccar server: che è il server delle mappe, in cui sono censiti tutti i client che trasmettono la loro posizione.

Traccar Client

Come vi accennavo il Traccar Client effettua ben poche cose (ma importanti!). Vi permette di inviare la posizione al vostro server regolando alcuni aspetti che riguardano la precisione del segnale e anche le correzioni che deve avere la vostra posizione. L’identificativo del dispositivo serve per collegare le informazioni che vengono spedite al server, con il segnale che apparirà sulla mappa. Il segnale può essere disattivato provvedendo a spegnere l’interruttore denominato “Stato del servizio”. Mentre la parte di LOG vi mostra le azioni che sono state compiute dal client la cui più importante è chiaramente “l’aggiornamento posizione”.

Traccar Server

L’accesso al Traccar Server è protetto da username e password e, una volta all’interno, potrete personalizzare essenzialmente ogni aspetto del vostro server di tracking GPS. Nella schermata potete vedere come appare l’interfaccia: a destra la mappa con i consueti comandi di personalizzazione e navigazione. A sinistra la barra di controllo con il dispositivo che sta trasmettendo. Cliccando sul dispositivo la mappa si anima e ci porta fino al punto in cui risulta essere il nostro client che trasmette: l’applicazione ci mostra anche alcune icone molto importanti di cui la più sfiziosa è la seconda.

Cliccando quella freccia che torna indietro potrete ricostruire i vostri percorsi senza alcun problema su base cronologica e, nel caso, esportarli in formato KML per essere visionati in applicativi compatibili quali Google Earth. Vi faccio vedere una prova.

Oggi sono andato a fare una passeggiata in nel quartiere prati per alcune commissioni: ho evidenziato tramite “geofence” alcuni edifici (quello di partenza e di arrivo). Come potete notare dalla schermata sono stati registrati 14 punti, molti dei quali come variazione del punto di partenza (mi muovevo dentro un edificio e questo creava imprecisione nel segnale ovviamente). Ho consegnato un fascicolo a via sabotino tagliando dove vedete il punto di svolta. Ovviamente non si tratta di una linea “precisa” come quella registrata dal Garmin ma è comunque interessante. Trovate in alto la possibilità di scaricare l’intera traccia, all’interno del cerchio che ho segnalato nella schermata.

Tenete presente che la tipologia di “apparato” si snoda tra un elenco molto (ma molto) preciso e puntuale.

Il rapporto con la batteria

Utenti iPhone io vi capisco: la durata della batteria (già penosa di per sè) rischia di essere messa a dura prova, come fare per salvaguardarla? Semplicemente disattivando il servizio quando non vi serve o impostando un intervallo di aggiornamento del client più lento (di default è a 300 secondi ma si può cambiare). Bisogna comunque fare dei test su questa cosa, quindi in caso vi aggiornerò.

Traccar di default registra punti ogni 300 secondi e ogni 500 metri.

Dopo alcuni test

Già che ero nel quartiere ho deciso di fare un test: ho deciso di effettuare un tragitto con alcuni cambi di traiettoria per poterne valutare la reazione da parte del client. Guardate l’immagine seguente con una frequenza a 300 secondi (a destra) e il rettilineo fatto con una frequenza a 10 secondi a sinistra.

Impostare un tempo a 10 secondi, tuttavia, può risultare poco utile considerando i limiti a 500 punti che hanno alcuni elaboratori di tracciati GPS, ciò costringerebbe ad operare delle ottimizzazioni.


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