Convertire gli pneumatici a tubeless

Ieri ho bucato: una vite è entrata nel posteriore rendendo molto difficile raggiungere Motogomme Donati. Guidare con lo pneumatico sgonfio è stata un’impresa saltando da gommista a gommista come in un videogioco: gonfia, corri, gonfia, corri e così via. Poi però mi è arrivata una proposta…

Tutti sappiamo che forare è una gran rottura di scatole ma bucare una gomma con camera d’aria è anche molto pericoloso: in alcuni casi la gomma si sgonfia di botto e questo, soprattutto se accade all’anteriore, produce generalmente una caduta.

Si tratta di una condizione normale: la gomma va giù di botto, il manubrio sterza, la moto chiude e va a terra. Molto difficilmente si trovano le condizioni fisiche e psicologiche per contrastare la resistenza e gli sbacchettamenti dovuti all’evento.

Da pneumatici normali a tubeless

C’è però una soluzione che conoscevo essere molto costosa ma che ieri mi è stata chiarita meglio dalla stessa Motogomme Donati: la conversione dei cerchi a tubeless. Tubeless vuol dire senza camera d’aria ossia significa che tra la gomma e il cerchio non vi è altro che aria. Le moto come il BMW F800 GS hanno, invece una camera d’aria esattamente come qualsiasi bicicletta. La camera d’aria facilita le attività off-road ma ha la controindicazione di far sgonfiare lo pneumatico istantaneamente in particolari condizioni (generalmente a seguito di un taglio e non di una foratura). Un chiodo, una vite, produrranno uno sgonfiamento lento mentre una buca o un vetro produrranno un’immediata perdita di aria nello pneumatico, tanto brutta quanto rischiosa. Come vi dicevo esiste la possibilità di convertire le ruote da cerchi con camera d’aria a cerchi senza camera d’aria (tubeless). Questa procedura può essere eseguita essenzialmente in due modi:

  • Sostituendo i cerchi non tubeless con una versione tubeless: ad un costo elevato (circa 1.500 euro), la moto viene dotata di cerchi equivalenti ma progettati per essere tubeless.
  • Modificando gli esistenti per poter supportare gli pneumatici tubeless (generalmente 4 giorni di lavoro per 250 euro di spesa).

Per capire bene di che lavoro si sta parlando è però necessario chiarire alcuni aspetti “tecnici”.

Antistallonamento

Avete mai sentito parlare di antistallonamento? Non è un movimento contro Sylvester Stallone, è una caratteristica peculiare dei cerchi tubeless. Quando la pressione degli pneumatici diventa scarsa, un tallone posto sul cerchio della moto evita che lo pneumatico fuoriesca dalla sede.

Il bordo antistallonamento detto hump è un bordo in rilievo all’interno del canale che mantiene il tallone del pneumatico in sede. Quando la pressione di gonfiaggio è insufficiente, infatti, il tallone può scorrere e scivolare nel canale provocando l’improvviso afflosciamento dello pneumatico con la conseguenza della perdita di controllo del veicolo: è il cosiddetto stallonamento. Il bordo antistallonamento o hump serve proprio ad evitare che ciò accada, impedendo al tallone dello pneumatico di scivolare nel canale anche quando la pressione è bassa o nulla.

In caso di foratura di una ruota con camera d’aria (tube type) la perdita di pressione è immediata e, in assenza di hump, la gomma può stallonare improvvisamente con pericolose conseguenze sull’assetto del veicolo. Con pneumatico senza camera d’aria (tubeless) la perdita di pressione è in genere più lenta e dà tempo al conducente di fermarsi, ma senza hump è sconsigliabile proseguire la marcia perché quando la pressione arriva ad essere molto bassa è possibile che si verifichi lo stallonamento con afflosciamento improvviso della ruota.

Fonte: Bartubeless
Foto di Bartubless che mostra il bordo antistallonamento

Pro e Contro

Dunque, il PRO è certamente dovuto al fatto che uno pneumatico tubeless perde pressione più lentamente e ciò rende la guida più sicura. Il CONTRO è che dovrete dire addio all’off-road serio: basta salti, basta corse nelle foreste tra buche, sassaiole e quanto altro. Potrete comunque fare strade bianche e sterrati leggeri nelle vostre gite ma se siete degli amanti dell’off-road allora è meglio che non fate la modifica.

Bisogna poi prendere in considerazione il fattore tempo: dopo 5-6 anni dalla modifica è necessario rivedere i cerchi? Non sarebbe tanto un problema di costo a quel punto ma di sicurezza stradale anche in funzione del fatto che chi abita in città come Roma entra in delle buche che sono dei veri e propri solchi e le moto saltano eccome.


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